Fano e dintorni

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Fano, la nostra città Natale è una delle città più belle di Italia.
Monumenti antichi, paesaggi in collina, mare e buon cibo tutto racchiuso in 121 km2

Sarebbe bello dedicarle il tempo che merita per essere visitata
Ma siccome non sempre si ha tempo, vi diamo qualche tips su cosa fare, cosa vedere e dove mangiare...

Perché almeno, una Moretta al Caffe del porto, quando passi per Fano, te la devi fare!

FANO - Fanum Fortunae

Citta' romana, collegata alla capitale tramite la Via Flamina, con partenza dall'Arco di Augusto, al Pincio, è una città con tante bellezze naturali, monumentali e gastronomiche.

Nel centro città, monumenti e antiche chiese sono all'ordine di angolo e spostandoci leggermente fuori è possibile godersi la panoramica della città dall'alto e l'aria fresca del mare Adriatico dal basso

COSA FARE

Quando passi a Fano, la prima cosa da fare è ovviamente venire a trovarci nel nostro ShowRoom!
Ci trovi in Strada Naz Adriatica Sud 44/3, Fano

Cosi intanto ti godi un bel factory tour e poi, se porti il basso o la chitarra,
faremo assieme una consulenza di stile per trovare il miglior abbinamento che fa per te e il tuo strumento!


Poi, o noi direttamente, o tramite questa guida, ti faremo da cicerone per la città!

COSA VISITARE

IL CARNEVALE DI FANO

Dal 1347, il Carnevale di Fano si rivela il carnevale più dolce e antico di Italia.
Si svolge con cadenza annuale tra febbraio e marzo.

I primi documenti del carnevale di Fano risalgono al 1347, riguardo all'allestimento del "palio Carnevale", anche se lo storico Vincenzo Nolfi pone la sua nascita dalla riconciliazione tra la famiglia guelfa del Cassero e quella ghibellina Da Carignano, citate da Dante nella Divina Commedia.
Il carnevale di Fano si svolge nelle tre domeniche prima dell'inizio della quaresima che solitamente corrisponde all'inizio del mese di febbraio.

La preparazione dei carri
Prima della sfilata carnevalesca c'è un lavoro di preparazione che può durare dai 4 mesi a 40 giorni
L'elemento caratterizzante dei carri allegorici è la satira: vengono infatti rappresentati personaggi o situazioni con tema politico o sociale più in voga nel dato momento storico.

La sfilata e i costumi

In ognuna delle tre domeniche i carri sfilano per viale Gramsci per tre volte.
Il primo giro è quello di presentazione dei carri che, guidati dal pupo, avanzano sul viale accompagnati da musiche e coreografie. Finito il primo giro inizia il secondo, "il getto", che attira il maggior numero di persone, e che consiste in una parata con il lancio dai carri di caramelle, cioccolatini e dolciumi. Infine, in conclusione della giornata, c'è il giro più suggestivo ovvero quello della "luminaria".

Ad accompagnare la sfilata dei carri c'è un corteo con svariati generi di maschere che interagiscono con il pubblico danzando e ballando, circondati da tribune e giostre sparse per il centro storico di Fano.
Alla fine della terza giornata, per concludere il Carnevale, vengono lanciati i fuochi d'artificio.

Il getto dei dolciumi

A Fano, durante il secondo giro dei carri allegorici, à tradizione il lancio verso la folla di quintali di dolciumi di ogni tipologia.
Ogni carro ha una scorta di circa dieci quintali.
Per molti anni ci fu un accordo con l'azienda produttrice di dolci Perugina, che fece in modo che venissero lanciati un gran numero di Baci Perugina, che divennero uno dei dolci ricorrenti del carnevale di Fano.

Dal 2015 venne introdotto il "prendigetto", ovvero un cono rovesciato in cartone ideato da un professore delle scuole medie di Fano, Paolo Del Signore, che rende il getto più sicuro.

Il Pupo

Il Pupo è la maschera tipica del carnevale fanese, e dal 1951 costituisce la caricatura del personaggio più in vista del momento.
Il suo nome nasce dalle espressioni in dialetto fanese “el pup” ed “el vulòn” che viene dal francese “nous voulons” la quale richiama il periodo di dominio francese del XIX secolo.

Ogni anno tutti i carri, e in particolare il pupo, vengono rinnovati per rendere attuale il lato folkloristico e satirico della manifestazione.
Il rogo del pupo è la rivisitazione moderna dell'antico rito del capro espiatorio condotto all'altare per il sacrificio: allo stesso modo, al termine del carnevale il Pupo viene "sacrificato" il giorno di martedì grasso attraverso le fiamme in piazza XX settembre.
Il Pupo rappresentava infatti l'animale sacro sul quale la comunità addossava tutte le colpe collettive e individuali commesse durante l'anno, e in particolare nei giorni di carnevale.

Il rogo del Pupo rappresenta la fine del Carnevale e l'inizio del periodo della Quaresima.

La Musica Arabita

Il carro che chiude il corteo è quello più caratterizzante all'interno del Carnevale di Fano, ovvero quello della Musica Arabita, che in dialetto fanese significa musica arrabbiata.
Questa banda musicale strampalata ed eccentrica nacque nel 1923 ed era composta da artigiani e bottegai. Tuttora molti componenti battono il tempo con strumenti bizzarri, come bidoni, bottiglie, brocche, caffettiere, ombrelli, porta immondizie, zoccoli, e tanto altro ancora. Quintessenza del gruppo fu il maestro Enzo Berardi.
Guido Piovene nel libro Viaggio in Italia definisce la Musica Arabita “Jazz italiano”.
Anche questo carro contribuisce al getto dei dolciumi.

LE MERAVIGLIE DELLA FANO ROMANA

Oltre mezzo km, intervallate da torrioni cilindrici, le mura storiche di Fano rappresentano un meraviglioso esempio di bellezza architettonica romana.

La prima cosa da fare a Fano è una passeggiata al Pincio e lungo le mura per fermarsi ad ammirare la porta d’accesso alla città. L’arco di Augusto ti aspetta per darti il benvenuto all’ingresso del centro abitato

LA ROCCA MALATESTIANA

La Rocca è sicuramente la testimonianza più interessante del dominio dei Malatesta.
La Rocca fu progettata seguendo i canoni difensivi “a cerchi” dettati da Leon Battista Alberti: all’interno della fortificazione principale vi era un’ulteriore struttura difensiva, la Rocchetta, che inglobava a sua volta il mastio. Rocchetta e il mastio, a loro volta, erano separati dal resto mediante un fossato.

EX CHIESA DI SAN FRANCESCO E LE TOMBE DEI MALATESTA

In pieno centro città si trova una chiesa sconsacrata che ti lascerà senza parole. Per prepararti alla “visita” ti diciamo solo una cosa: la Chiesa di San Francesco ha come soffitto il cielo e come pavimento il prato.
Questo suggestivo monumento privo di copertura ospita oggi, nel sottoportico, le tombe di Pandolfo III Malatesta e della sua prima moglie Paola Bianca. Quest’ultima tomba, in particolare, è un autentico capolavoro di scultura tardogotica, opera dello scultore veneziano Filippo di Domenico.

MARINA DEI CESARI E PASSEGGIATA DEL LISIPPO

E una volta scoperto passo dopo passo il centro storico perché non tuffarsi nel blu della Fano marittima raggiungendo la Marina dei Cesari? Le caratteristiche casette dei pescatori, le spiagge (una di sabbia e l’altra di ciottoli) e tanti ristoranti e lidi ti faranno innamorare al primo passo di questa zona.

Da non perdere poi la Passeggiata del Lisippo, un collegamento su pontile fisso, protetto dagli scogli, che si affaccia direttamente sul mare. Fermarsi li ad ammirare il tramonto con colonna sonora solo le onde del mare è uno spettacolo che non ha prezzo.

EREMO DI MONTE GIOVE

A pochissimi km da Fano nei suoi immediati dintorni troverete l’Eremo di Monte Giove, abitato da 3 monaci Camaldolesi, il luogo incantato garantisce pace e silenzio oltre ad un panorama bellissimo che copre tutta la valle del Metauro per arrivare fino all’apice del Monte Catria.

COSA DEGUSTARE

Avete capito bene, a Fano si mangia e si beve molto bene!

IL BRODETTO, LA MORETTA e LA RUSTITA

• La Moretta fanese.
Secondo la tradizione la Moretta è una bevanda storica che ebbe origine tra i marinai e pescatori del porto di Fano i quali prendevano bevande corrette e molto calde per scaldarsi e rinvigorirsi prima di avviarsi tra le onde del mare.
La Moretta nasce quindi dai rimasugli di liquori avanzati che venivano messi insieme.
Servita a fine pasto e composta da caffè caldo, alcolici e scorza di limone è un vero must per i fanesi.

• Il Brodetto alla fanese.
E' un piatto tipico della tradizione culinaria, una zuppa di pesce che veniva cucinata dai vecchi marinai con pesci poveri, pomodoro e aceto, preparato solo con pesce fresco pescato in Adriatico.
il brodetto è stato così acclamato che ogni anno a settembre si celebra il BrodettoFest, oltre 30 ristoranti aderiscono all’iniziativa di servire il brodetto ad un prezzo convenzionato di € 20 e vengono organizzati show cooking, assaggi, giurie, competizioni e laboratori per i bambini.

• La Rustita.
Il pesce lo potrete trovare in tutte le salse, e tipica è anche la “rustita”,
una grigliata sulla brace di pesci misti impanati con il pane grattugiato.

SEDERSI A TAVOLA

Tra gli storici ristoranti fanesi troverete:

Trattoria Dalla Quinta
La Rustita
Trattoria da Felix
Bar Caffé del Porto
Bar CentralE

LE MARCHE E DINTORNI

Se hai piu di un giorno, ti consigliamo di andare a visitare anche questi posti qui:

> URBINO, città UNESCO e patria di Raffaello
> PESARO, città di Rossini e della Musica
> GRADARA e il castello di Paolo e Francesca
> FABIRANO, Città della Carta
> LORETO, culla della spiritualità marchigiana
> GENGA e il Tempio del Valadier
> LAME ROSSE, Il Gran Canyon delle Marche
> Le Grotte di Frasassi
> CONERO, la Riviera dalle spiagge sorprendenti
> RECANATI, Patria di Giacomo Leopardi
> SAN BENEDETTO DEL TRONTO, la riviera delle Palme

Ti aspettiamo a Fano!

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